Catone, il famoso "censore", nel descrivere il rito di fondazione utilizzato dagli Etruschi, scriveva (Origines, fr.18): "... chi fonda una nuova città, ari con un toro e una vacca, e dove avrà arato costruisca le mura, dove vuole che sorgano le porte, sollevi l'aratro e lo trasporti e chiami quello spazio porta (trad. De Sanctis)". In sostanza il sostantivo "porta" prende il suo nome dall'atto di alzare l'aratro e "portarlo" più avanti.
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