Lungotevere Ripa, che si sviluppa da Ponte Palatino fino
al termine dell'Istituto S. Michele, ha un aspetto tranquillo, quasi
abbandonato, eppure, basterebbe tornare indietro di 150 anni per ritrovarsi nel
caos del porto di Ripa Grande, lo scalo commerciale di Roma cancellato alla
fine dell'Ottocento (insieme al porto di Ripetta) dalla costruzione dei
muraglioni. Mentre cammino sul lungotevere, cercando di immaginare la baraonda
del porto, mi avvicino alle inferriate di un monumentale cancello da cui fuoriesce
un bagliore prodotto dal sole di agosto che batte su una curiosa cupola
dorata pertinente alla "Casa di Riposo S. Francesca Romana", un
antico xenodochium di proprietà dell'antica famiglia Doria-Pamphilj.
La storia di questo luogo è veramente particolare, infatti, la casa di riposo si affaccia
su un giardino molto curato, dove tutto è immobile, dove è persino difficile
cogliere un movimento, eppure, a metà del Seicento, lo stesso giardino,
arricchito da un Casino-Belvedere, era frequentato dalla famosa "Pimpaccia",
cioè Donna Olimpia Pamphilj, che lo utilizzava come spazio riservato per le sue
discese a fiume (in romanesco Pimpa era il diminutivo di Olimpia).
Il giardino di Olimpia |
La vita di
questa donna fu veramente incredibile, come sono incredibili le storie sul suo
conto e come è incredibile il modo in cui riuscì a manipolare i potenti
dell'epoca, soprattutto papa Innocenzo X Pamphilj, fratello di suo marito.
sulla sinistra spicca il Casino-Belvedere (Gaspar Van Wittel) |
Purtroppo
di questo luogo così particolare restano soltanto alcune immagini realizzate da
famosi pittori: il Casino-Belvedere è stato modificato, mentre l'accesso al
fiume è stato interrato e coperto dal Lungotevere Ripa.
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