Piazzale Sisto V - Nel cerchio è indicato il CSV del caposaldo principale. (foto Marco Gradozzi) |
Camminando per le strade del centro di Roma si
notano spesso sui muri targhe ed etichette di ogni genere, spesso accompagnate
da un numero, una sigla oppure una scritta ben definita. È questo il caso dei
caposaldi (in metallo, ghisa e porcellana) che l’Istituto Geografico Militare -
dal 1960 ente cartografico dello Stato
- utilizza per la rete di livellazione di alta precisione. Si tratta di una rete
fondamentale perché ad essa si collegano a loro volta altre reti di
livellazione appartenenti al Catasto, Enti locali ed Istituti di ricerca.
Piazzale Sisto V - Il CSO del caposaldo principale. (foto Marco Gradozzi) |
I caposaldi di livellazione, denominati CSO (acronimo
di "contrassegno orizzontale") e CSV (acronimo di "contrassegno verticale"), si
suddividono in “caposaldi principali” (costituiti da un CSO e un CSV posti a
breve distanza) e “caposaldi di linea” (solo CSO, collocati a 1 km di distanza
tra loro). Un chiaro esempio di “caposaldo principale” lo osserviamo in
piazzale Sisto V, di fianco all'ingresso di Villa Dominici: il CSV (in questo
caso una piastrina a mensola) è sulla parete, mentre il CSO è a terra, protetto da pozzetto in ghisa.
Porta del Popolo - Il caposaldo principale (CSO e CSV) è stato posto internamente, a sinistra della porta. (foto Marco Gradozzi) |
Un altro “caposaldo principale” facilmente
identificabile si trova in prossimità della Porta del Popolo.
Piazzale Sisto V - Il CSV del caposaldo principale. (foto Marco Gradozzi) |
S. Maria del Popolo - Un CSV dell'IGM applicato sul lato destro della facciata. (foto Marco Gradozzi) |
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