Nell'antica Roma il termine pomerio, derivante probabilmente dal latino post-murum (cioè "dietro il muro", oppure "al di là del muro"), indicava una fascia di terreno sacro che doveva essere tenuta libera da qualunque tipo di costruzione. Questa zona protetta era segnalata attraverso dei cippi ricorrenti. All'epoca dell'imperatore Claudio i cippi erano distanti l'uno dall'altro 24 pertiche (una pertica equivaleva a 10 piedi, perciò 24 pertiche equivalgono a 71 metri).
Il cippo della foto risale all'epoca di Claudio (41-54 d.C.) ed è collocato su una parete della piazzetta posta all'incrocio tra la fine di via del Pellegrino e vicolo della Moretta; probabilmente era piantato in prossimità del Tevere.
Questo cippo appartiene all'epoca di Vespasiano (69-79) ed è situato nel portico antistante il cortile della chiesa di S. Cecilia, in Trastevere. Anche in questo caso il fiume è abbastanza vicino.
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